Il Moai
Da Piazza Umberto I° percorrendo Via della Teverina per circa 300 mt, si giunge all’area Camper del comune, luogo dove poter ammirare un affascinante belvedere che si apre sulla rupe del borgo. A ergersi su questo spazio vi è il MOAI. Si tratta di una gigantesca statua in peperino, alta sei metri, che riproduce i monoliti antropomorfi dell’Isola di Pasqua “I Moai”.
L’opera venne realizzata a Vitorchiano nel 1990 della famiglia Atan, composta da 19 persone, provenienti di Rapa Nui. La motivazione di costruire il monolite a Vitorchiano era nata in occasione della trasmissione televisiva RAI “Alla ricerca dell’arca” del giornalista Mino d'Amato, il quale con l’ intenzione di promuovere il restauro dei Moia presso l’ Isola di Pasqua, aveva cercato una pietra simile a quella di Rapa Nui. Vitorchiano, patria del Peperino, (pietra vulcanica simile alla pietra con cui sono realizzati i Moai) è stato individuato come luogo ideale dove poter costruire il monolite. E così a seguito di accordi tra la Rai, l’Amministrazione Comunale con il Sindaco Ricci e la cava di Peperino Anselmi, nel mese di gennaio1990 la famiglia Atan, costruì un originale Moai identico a quelli di Rapa Nui utilizzando le stesse tecniche di realizzazione con asce e pietre. Questa statua rappresenta l’unica scultura Moai in pietra di dimensioni originali, presente al di fuori dell’Isola di Pasqua.
La prima collocazione della statua, nel febbraio 1990, era stata al centro del piazzale Umberto I°. Rimase li fino al 2007, quando venne trasferita temporaneamente in Sardegna a Villanovaforru (SU) per essere esposta in occasione della mostra di arte precolombiana nel Museo del Territorio «Sa Corona Arrubia». Una mostra che ricostruiva percorsi e testimonianze sugli usi e costumi delle popolazioni che abitarono un tempo le aree andine di Cile, Patagonia, Terra del fuoco e Isola di Pasqua. Passati 9 mesi è tornata a Vitorchiano e le venne data la nuova destinazione che coincide con l'attuale collocazione su Largo Padre Ettore Salimbeni, area camper del comune che si affaccia sullo straordinario belvedere del “Borgo Sospeso”.
Dal punto di vista stilistico il Moai, è a tutti gli effetti una riproduzione fedele degli originali presenti presso l'Isola di Pasqua. Attraverso profondi solchi, gli Atan hanno realizzato un monumento dai tratti duri, semplici e lineari, mentre il busto del monolite è appena scolpito. Sul capo il moai porta il Pukapo, copricapo scolpito, composto da due blocchi di peperino. La grande faccia allungata della statua è arricchita nel dettaglio dalle 'Orecchie Lunghe' e ben definite. L'ombelico, marcatamente sottolineato, indica un 'centro' simbolico nell'essere, sembra che toccarlo porti fortuna; le mani con le dita lunghissime ed affusolate, sono compostamente aderenti al ventre, piuttosto prominente. I pollici, anch'essi lunghi e affusolati, sono leggermente rivolti verso l'alto.